L’acido lattico è una sostanza che si forma nel sangue quando si fa sport. Se il sangue non si ossigena ne produce in eccesso e questo fa male all’organismo.I dolori da acido lattico si avvertono immediatamente dopo lo sforzo.
Se si prova dolore, non sempre occorre fermarsi, basta contenere lo sforzo, ridimensionare gli esercizi e fare una respirazione profonda.La presenza di acido lattico nei muscoli determina uno stato di intossicazione delle cellule che si traduce in fatica muscolare.
Studi recenti, confermano che anche se in piccole quantità l’acido lattico viene prodotto sempre, anche quando leggiamo, quando camminiamo e quando corriamo lentamente.L’acido lattico è il prodotto dellaglicolisi anaerobica. La glicolisianaerobica è uno dei processi di liberazione energetica utilizzati per la fosforilazione dell’ADP. Viene innescata nei casi in cui la richiesta energetica supera la quota di energia prodotta mediante il sistema aerobico. All’aumentare della richiesta energetica per via anaerobica aumenterà la quantità di produzione di acido lattico, riducendo i tempi della performance sportiva.
In un soggetto allenato questo fenomeno accade dopo un lungo periodo di attività intensa, si presenta invece molto presto nelle persone che conducono una vita sedentaria.Non vanno poi dimenticati oltre alla fatica i vari effetti collaterali che provoca l’acido lattico: nausea , mal di stomaco , dolore alla testa, vomito, tutto temporaneo ma per chi fa atletica quei minuti sono davvero orribili.
120 grammi di acido lattico sono la porzione che in media produce un organismo adulto giornalmente.In generale possiamo asserire che pur essendo un composto tossico l’acido lattico non è del tutto classificabile tra i prodotti di rifiuto del nostro organismo.
Se è bassa la concentrazione di acido lattico che si trova nel sangue dopo che un atleta ha compiuto uno sforzo nel quale si è impegnato al massimo, significa che, dal meccanismo che ne determina la produzione (quello detto “anaerobico lattacido“), è derivata poca energia.
E questo non è certo un aspetto positivo, specie nelle discipline sportive nelle quali i risultati dipendono enormemente proprio dall’efficienza del meccanismo dell’acido lattico.
Una volta passato nel sangue, l’acido lattico viene via via eliminato.
Ilcuore, per esempio, lo usa come combustibile, così come fanno alcuni muscoli poco impegnati;i renieil fegatolo ritrasformano in glicogeno. In un atleta allenato, già dopo sette minuti la metà del lattato è scomparsa dal sangue. In ogni caso, anche se ne viene prodotto in quantità enorme, nel giro di poche decine di minuti dalla fine dello sforzo, tutto l’acido lattico viene metabolizzato.I dolori ai muscoli del giorno dopo, quindi, non sono causati, come qualcuno crede, dal fatto che in essi ci sia ancora acido lattico.
Ma non bisogna necessariamente bistrattare la formazione dell’ACIDO LATTICO in quanto essa è indispensabile per stimolare la produzione degli ormoni deputati alla crescita muscolare (GH e TESTOSTERONE). Quindi concludo dicendo che è bene distinguere i dolori causati dai DOMS da quelli articolari, tendinei o legamentosi che possono insorgere a causa di infiammazioni degli stessi per via di allenamenti eseguiti con movimenti sbagliati, dovuti quasi sempre all’utilizzo di carichi inadeguati.
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