La stitichezza (chiamata anche stipsi) non è una malattia, ma un sintomo che può insorgere a causa di svariate alterazioni organiche o funzionali dell’intestino.Altre volte, all’origine della stitichezza vi sono delle malattie che interferiscono solo indirettamente con la funzionalità intestinale come, per esempio, il diabete.
Una persona che soffre di stitichezza riferisce un ritardo o un insufficienza nell’evacuazione delle feci.Nella popolazione adulta la stipsicolpisce soprattutto gli anziani e le donne (quasi quattro volte più degli uomini). Nei bambini la stitichezza è invece più frequente nei maschi.
Nei neonati e nella prima infanzia, in presenza di evacuazioni molto distanti tra loro non si può parlare di vera e propria stitichezza.; si tratta infatti di una condizione fisiologicalegata all’assorbimento quasi completo delle sostanze nutritive contenute nel latte maternoe alla conseguente scarsa produzione di scorie. I sintomi della stitichezza possono essere molteplici come anche le cause che provocano tale sintomo. I sintomi più comuni della stitichezza sono irregolarità o difficoltà nella eliminazione della materia fecale dura.
Anche sintomi come lingua rivestita, cattivo odore, mal di testa, depressione, insonnia, perdita di appetito, vertigini, ulcere nella bocca, acidità e vertigini sono classici per chi soffre di stitichezza.Per trovare un rimedio a questo spiacevole sintomo occorre, però, capirne l’origine per poter poi “curare” la stitichezza.
Patologie ano-rettali (emorroidi, ragadirettocele ect.), malattie nervose, farmaci e patologie funzionali che colpiscono l’intestino (colite, diverticolite,ect.) sono soltanto alcune delle più comuni cause di stipsi.In assenza di una malattia specifica, si parla invece di stitichezza cronica idiopatica che può essere dovuta ad una dieta incongrua (dimagrante, anoressici, diabetici), oppure ad eccessiva sedentarietà (ridotta attività motoria del colon) o anche in caso di gravidanza(dislocazione del colonda parte dell’utero, cambiamenti ormonali che rilassano i muscolidel tratto gastrointestinale).Il trattamento della stitichezza deve prima di tutto curare le patologie o le condizioni che la causano.
Da quanto espresso finora non può esistere un rimedio universale per combattere la stitichezza e nemmeno terapie così potenti da risolvere in pochi giorni un problema che spesso perdura da anni.Quando all’origine della stitichezza non esiste una patologia specifica, è importante andare ad agire sulla dieta e sullo stile di vita.
Le armi per sconfiggere la stitichezza sonofarmaci,attività fisica, alimentazione,cambiamento delle abitudini:
FARMACI – i lassativi agiscono migliorando il sintomo ma non rimuovono il disturbo all’origine della stipsi, ritardando a volte la diagnosi della malattia.
Se utilizzati cronicamente i lassativi perdono inoltre di efficacia, tanto da richiedere dosi via via crescenti fino a rendere necessaria l’associazione di più farmaci. Questo, ovviamente, non giova al nostro organismo, causando dipendenza sia fisica che psicologica. L’uso dei lassativinella cura della stitichezza è giustificato soltanto quando lo sforzo può esacerbare condizioni patologiche quali angina, emorroidi o per le stitichezze farmaco-indotte. Bisognerebbe comunque evitare l’uso cronico di lassativi (max 10 giorni).Anche in presenza di stitichezza cronica la regola principale è dunque quella di assumere lassativi solo sotto controllo medico.
Esistono anchelassativi vegetali: la natura in questo campo è veramente generosa perché ci fornisce ogni tipo di aiuto, da quello più blando e delicato, adatto a chi ha un problema leggero o saltuario, ai bambini, alle donne in stato di gravidanza ed a coloro che hanno infiammazioni intestinali, coliti, ragadi o emorroidi, per quali i lassativi più energici sono assolutamente controindicati, fino ad arrivare a chi invece ha un disturbo più grave, cronico, a volte aggravato da un uso improprio ed eccessivo dei lassativi stessi.
Le piante usate a questo scopo sono ad esempio le foglie di Malva, i semi di Psillio e di Lino, il Glucomannano, le radici di Altea, e varie altre che, oltre ad avere azione lassativa molto delicata sono anche lenitive delle infiammazioni delle mucose, intestinali e non.
Neicasi in cui la stipsi è più ostinata è necessario ricorrere a quelle piante che contengono principi attivi più forti e stimolanti, le cosiddette “droghe antrachinoniche”, come la Senna, la Frangula, il Rabarbaro, l’Aloe ed altre ancora, che agiscono prevalentemente a livello dell’intestino crasso (colon), stimolando le contrazioni peristaltiche della sua muscolatura, favorendo cosí il suo svuotamento.
ATTIVITA’ FISICA – È stato dimostrato inequivocabilmente che i soggetti che praticano attività fisica vanno di corpo più spesso di quelli sedentari. E naturalmente soffrono meno di stitichezza.L’attività fisica non deve essere troppo blanda, ma almeno di media intensità: non basta camminare 20 minuti al giorno, bisognerebbe farlo per un’ora, oppure praticare attività più intense per 30 minuti (nuoto, bicicletta, corsa, ecc.).
ALIMENTAZIONE – Èil primo fattore da modificare per combattere la stitichezza. La dieta deve essere ricca di fibre, soprattutto di verdura e frutta.Sostituire ogni tanto la pasta e il pane raffinati con cereali integrali(frumento e farro in chicchi, pane integrale o pane fatto con farina di farro o kamut), megliosostituireil frumento con orzo in grani, pane di orzo, “frise” di orzo, germogli di orzo.
Consumare i pasti senza fretta e soprattutto a intervalli regolari, evitare di saltare la colazione ma prendersi il tempo per fare una colazione abbondante e consumata in tranquillità.Gli alimenti ricchi di fermenti lattici, come lo yogurt possono aiutare, se assunti quotidianamente, a ripristinare laflora battericaintestinale.
CAMBIAMENTO DELLE ABITUDINI – Dopo aver modificato il nostro regime alimentare è bene agire sul nostro stile di vita. Ci sono diversi accorgimenti che possono servire per salvaguardare la nostra salute; la natura ci dà una mano regalandoci rimedi naturali contro la stitichezza.
Le pere sono molto efficaci nella cura della stitichezza. I pazienti che soffrono di stitichezza cronica devono adottare una dieta esclusiva a base di pera o succo di pera per alcuni giorni. In casi straordinari, una pera di dimensioni medie consumata dopo la colazione o la cena avrà l’effetto desiderato.L’uva ha dimostrato essere molto utile comerimedio naturale per la stitichezza. La combinazione di caratteristiche della cellulosa, dello zucchero e dell’acido organico dell’uva ne fanno un alimento lassativo. Consumare almeno 350 grammi di uva ogni giorno per ottenere i risultati desiderati.
L’arancia è un altro rimedio naturale salutare per la stitichezza. Consumare una o due arance prima di andare a dormire e allo svegliarsi. L’arancia aiuta a prevenire l’accumulazione dei residui di alimenti nel colon. Fra tutti i vegetali, gli spinaci sono considerati essere l’alimento più vitale per la zona digestiva.
Gli spinaci contengono del materiale organico ottimo per pulire, ricostruire e rigenerare la zona intestinale. Consumare due volte al giorno 100 ml di spinaci crudi, mischiati con una quantità uguale di acqua è un ottimorimedio naturale per la stitichezza.
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