Il problema di molte persone è quello di dover integrare il ferro, evitando pero’ disturbi allo stomaco.Prima di tutto, se in qualche modo vogliamo o dobbiamo parlare di “pazienti”, dobbiamo dire che la maggior parte di loro tollera bene la terapia con ferro orale, ma nel 10-20 per cento dei casi possono insorgere disturbi gastrointestinali, quali diarrea o stipsi -moderate che possono essere trattate sintomaticamente e non richiedono in genere una modifica della terapia.
Disturbi del tratto gastroenterico superiore, come nausea, vomito e dolori addominali che insorgano qualche ora dopo l’assunzione del ferro, sono invece correlati alla concentrazione di ferro nello stomaco e nel duodeno ed impogono un adattamento della posologia. In questi casi, si consiglia di ridurre le dosi e di assumere il ferro insieme, o immediatamente dopo i pasti.
Dopo un periodo a dosi ridotte, spesso i pazienti sono in grado di riprendere la terapia a dosaggio pieno, ma vediamo ora nello specifico quando e come combattere la carenza di ferro:
esiste una dieta specifica per l’anemia contro la carenza di ferro, la quale suggerisce di abbinare agli elementi ricchi di ferro altri elementi ricchi di acido ascorbico, ovvero, si consiglia di mangiare molti agrumi.
Il ferro è contenuto in cibi quali:
Fegato, reni, carne rossa, polpi, calamari, tuorlo d’uovo, vongole, fagioli, lenticchie, soia, noci, prezzemolo,ed altri.
Ricordiamo, infatti, se ancora ce ne fosse bisogno che il ferro è un minerale molto importante nella nostra alimentazione, la mancanza può portare stanchezza, depressione ma ancora più grave l’anemia.Il ferro infatti è utilizzato nella produzione di emoglobina che aiuta i globuli rossi a legarsi con l’ossigeno per trasportarlo all’interno dei tessuti.Il ferro infatti è utilizzato nella produzione di emoglobina che aiuta i globuli rossi a legarsi con l’ossigeno per trasportarlo all’interno dei tessuti.
Se ad esempio, state seguendo una dieta vegetariana, come nel caso di molte persone, il consiglio è quello diintegrare nella vostra dieta vegetariana anche molta frutta, legumi (piselli, ceci, fagioli, lenticchie), cereali (grano, riso, soia) o lievito di birra, che vi aiuteranno nell’assimilazione del ferro scongiurando il pericolo di anemia.
Il fabbisogno di ferro varia con l’età, le condizioni fisiologiche e il sesso. E’ maggiore nella donna a causa delle perdite mestruali, aumenta in gravidanza e diminuisce con l’età.La carenza in ferro è responsabile dell’anemia sideropenica, patologia molto diffusa in Europa (circa il 20-30% delle donne in età fertile ed adolescenti), provocata da esaurimento delle riserve. Clinicamente l’anemia da carenza di ferro si presenta con debolezza, pallore, disturbi nella regolazione della temperatura corporea, tachicardia.
Le carenze di ferro (sideropenia) sono in Italia piuttosto frequenti, almeno nei gruppi di popolazione a più elevato fabbisogno di ferro: lattanti, adolescenti, donne in età fertile.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha stimato che 600-700 milioni di persone al mondo hanno carenze di ferro.
E’ ormai accertato che le carenze di ferro riducono la funzionalità del cervello, peggiorando la memoria e la capacità di apprendimento. Per questo motivo è bene non farsi mai mancare nessun alimento indispensabile alla nostra salute. Frutta e verdura sono consigliate in tutte le diete, e prima di iniziare una dieta è sempre consigliato fare gli opportuni esami del sangue e rivolgersi al proprio medico di fiducia o ad un nutrizionista, per non avere conseguenze davvero gravi.
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