Perdità progressiva dei capelli che con l’avanzo dell’età si indeboliscono e cadono, molto più probabile perche diminuisce l’apporto di sangue e di sostanze nutrizie al cuoio capelluto.
La caduta dei capelli avviene secondo uno schema caratteristico: stempiatura, diradamento al vertice del capo, con ciuffo frontale, infine corona di capelli che va da un’orecchio ad altro. Questa conformazione che è la più diffusa viene detta c. ippocratica da un celebre busto marmoreo di Ippocrate, la cute appare completamente glabra ma gli sbocchi dei follicoli piliferi sono ancora visibili, non sostituiti da tessuto cicatriziale
Cause
Le cause delle calvizie restano sconosciute, l’importanza ddei fattori eredo-familiari, con riferimento particolare alla sfera ormonale sembra molto probabile. Si ritiene che tale predisposizione ereditaria possa essere trasmessa tramite geni dominanti a penetranza incompleta. Sicuramente vi concorrono motivi razziali: giapponesi, cinesi e alcuni trbù africane non presentano il fenomeno.
Stress, inquinamento, regime alimentare, sebo, batteri cutanei, sono spesso chiamti in causa ma nessuno di esso preso singolarmente giustificherebbe la calvizie. appare invece probabile che l’evento determinante sia l’aumentata produzione a livello del bulbo di un enzima la 5-alfa reduttasi che attiverebbe in loco gli ormoni angrogeni giunti per via ematica.
Gli ormoni cosi attivati attraverso tappe biochimiche determinerebbero una riduzione della sintesi proteica e quindi una riduzione della capacità proliferativa delle cellule del bulbo. L’attivazione ormonale è variabile da zona a zona : più specifica e selettiva nelle regioni fronto-parietali e del vertice e inoltre non è costante nel tempo.
Sono stati osservati dei cicli stagionali: in primavera ee in autunno si verificano le maggior perdite. E’ corretto ritenere che l’alopecia androgenetica sia in realtà un processo andro-crono- genetico in quanto i tre fattori in causa sono gli ormoni androgeni, il tempo e il substrato genetico.
Sintomi
I primi capelli che si staccano vengono sostituiti, ma i nuovi appaiono sempre più fragili; poi, se la caduta continua intensa, la ricrescita non basta a compensare le perdite. Comincia cosi il diradamento alle tempie, detto stempiatura che si ampia sempre dipiù da entrambi lati poi le due zone prive di capelli si uniscono isolando un ciuffetto sulla fronte e contemporaneamente si diradano i capelli alla sommità del capo, formando quella che è chiamata tonsura.
Infine l’alopecia raggiunge la sua massima estensione: essendo rare le calvizie totali, i capelli rimasti coprono una zona a ferro di cavallo che circonda il capo posteriormente e su entrambi lati. La pelle lasciata scoperta appare liscia e lucente, talvolta coperta da una peluria assai rada e sottile, inoltre spesso i capelli sono grassi tanto che una mano passata tra di loro può conservare tracce di untuosità.
Diagnosi
Nel maschio adulto la topografiadella alopecia androgenetica rende solitamente facile la diagnosi. Nel soggetto giovane di sesso maschile la diagnosi può essere difficile in quanto egli lamenta solo una perdita eccessiva durante il lavaggio. A volte può lamentare solo una alopecia che non è condivisa dai medici
Terapia
La prima norma da rispettare consiste nella corretta igiene del capillizio, un’accurata detersione da tutti gli agenti esterni, da residui sebacei e sudorali è fondamentale.L’accumulo di tale sostanze si rpercuote infatti sulla vitalità del cuoio capelluto nella sua globalità condizionando una più rapida caduta. Vanno di preferenza scelti shampoo poco aggressivi evitando l’abuso di detergenti.
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