Trucchi e detergenti di marca, venduti nelle bancarelle sono spesso contraffatti e dunque, poco sicuri.
Stesso nome, confezioni identiche, prezzi molto bassi. Difficile distinguere un cosmetico contraffatto da uno originale. Ancora piu’ arduo resistere alla tentazione di cedere all’affare. Ammesso che di affare si tratti.
Il mercato dei cosmetici falsi è in espansione, e, complice la crisi, sempre piu’ persone si lasciano ingolosire dai banchi dei mercati in cui comprare trucchi, creme, profumi ma anche dentifrici, solari e detergenti, a tariffe molto che piu’ convenienti che in profumeria.
Il punto è che, se i prodotti in questione risultano effettivamente falsificati, possono essere poco affidabili sul fronte della sicurezza. Imitazioni con fragranze di bassa qualità nel caso dei profumi, ingredienti troppo concentrati o aggressivi per i prodotti coloranti, ma anche, piu’ in generale, concentrazioni di formaldeide superiori alla norma, assenza di antibatterici o presenza di allergeni non segnalati possono causare reazioni da sensibilizzazione di chi li usa.
Perchè gli standard non sono gli stessi degli originali. O magari a volte sì: il problema è che non è possibile verificarlo fino all’uso del prodotto.
Quando si parla di cosmetici va ricordato che, oltre a trucchi e profumi (che comunque sono a contatto con la pelle), nella categoria sono compresi anche detergenti intimi, creme solari, dentifrici e deodoranti.
Quindi prodotti di uso quotidiano e da cui è importante aspettarsi criteri di sicurezza e affidabilità. Secondo i dati di Unipro (Associazione Italiana delle Imprese Cosmetiche), il dieci per centro dei profumi ed il cinque per cento dei dentifrici diffusi nel mercato italiano nel 2010 non è originale.
Un classico canale di vendita dei prodotti falsi sono per esempio le bancarelle, dove è facile trovare accatastati, e a prezzi stracciati, prodotti di marca che in profumeria costerebbero il triplo.
Ma anche nell’ultima edizione del Cosmoprof, la piu’ grande fiera italiana della cosmesi, che si è tenuta lo scorso mese di marzo, sono stati trovati dei prodotti “infiltrati”, che hanno poi portato alla scoperta di una ditta, tutta italiana, che vendeva grandi quantità di prodotti falsificati.
Infine c’è il mercato online. Di recente il colosso della cosmesi L’Orèal ha denunciato il fatto di essere stato coinvolto nella violazione del diritto dei marchi ad pera degli utenti di e-Bay, il sito di aste virtuali: i clienti che cliccavano su prodotti di marca pubblicizzati a margine del sito venivano indirizzati all’acquisto di merce contraffatta o proveniente da importazioni illegali.
Prima di essere messo in commercio, un cosmetico deve avere superato una serie di test e rispettare le norme del Paese in cui è venduto. Il prezzo finale è anche la risultante dei passaggi produttivi che lo hanno reso accettabile dal punto di vista della salute e sicurezza.
In un prodotto falso c’è pero’ il rischio che questi passaggi siano saltati per risparmiare, in modo non sicuro, sui costi di produzione.
Attenzione quindi a tutte le volte che vi accingete ad acquistare un prodotto di bellezza, soprattutto se avete una pelle molto fragile e delicata che ha bisogno di prodotti specifici perchè le conseguenze potrebbero essere decisamente gravi.
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