I problemi di stomaco e di intestino spesso derivano dagli stati d’ansia. Sui quali l’antica tecnica cinese agisce in modo efficace, ristabilendo un equilibrio. Acidità di stomaco, sindrome da colon irritabile, alterazione della motilità intestinale, tensione e gonfiore addominale sono disturbi sempre piu’ diffusi nella società occidentale: se il nostro corpo potesse parlare, probabilmente ci direbbe che dovremmo cambiare qualcosa nel nostro stile di vita.
Ma per un problema tipico dei nostri giorni c’è una possibile soluzione praticata in Cina da piu’ di tremila anni: l’agopuntura, una tecnica che normalizza ed equilibra il “flusso” del Qi, l’energia vitale del corpo, medianti aghi che stimolano i punti cutanei corrispondenti ai problemi dell’organismo, punti collegati anche a quegli organi che somatizzano ansia e stress, come stomaco ed intestino.
Evidenze sperimentali e cliniche sull’efficacia dell’agopuntura non mancano, un’efficacia spesso superiore a quella delle terapie convenzionali. Il trattamento di agopuntura cambia sulla base della persona: poichè ogni mal di stomaco è diverso, anche le procedure saranno diverse. Non si tratta solo di inserire aghi, infatti la fase terapeutica è sempre preceduta da un momento di diagnosi dove si cerca di capire se i problemi del paziente sono di tipo emotivo, alimentare o sono dovuti ad alterazioni bioclimatiche.
L’esplorazione generale consente di capire, per esempio, se un mal di pancia è dovuto alle pressioni subite sul posto di lavoro, a una forma di metereopatia oppure ad un modo di mangiare nervoso e sregolato: è fondamentale per la cura perchè ne derivano trattamenti diversi. E’ vero anche che la componente emotiva è sempre piu’ frequente e rilevante.
Dietro alle difficoltà digestive legate ad acidità di stomaco e riflusso gastroesofageo, così come dietro alle alterazioni della motilità intestinale, al dolore ed al gonfiore addominale ci puo’ essere un problema di tipo organico o alimentare. Molto spesso pero’, alla base c’è un eccessivo carico di ansia che si riflette su una parte delicata e reattiva del nostro corpo, l’intestino, che non a caso è definito secondo cervello. E’ importante quindi definire le cause.
E’ per questo che l’applicazione degli aghi serve non tanto a sopprimere il disturbo quanto a far sentire la persona piu’ tranquilla e rilassata in modo che possa risolvere al meglio questa conflittualità. L’agopuntura inoltre, potrà dare sollievo all’organo dove interviene la somatizzazione. Questo insieme di cose è piu’ efficace dell’assunzione di un gastroprotettore, di un antispastico o un ansiolitico che pure non sono da escludere, se servono.
Un intestino gonfio e dolente puo’ nascondere una forte conflittualità o collera repressa che si riflette sul fegato con un accumulo di energia. In tal caso si puo’ agire in due modi: individuare sul meridiano dell’intestino crasso, che scorre sulla parte esterna del braccio, un punto che corrisponde al fegato e pungerlo per riequilibrare l’energia in eccesso; oppure lavorare direttamente sul meridiano del fegato che scorre lungo la gamba.
Se la colite è legata ad una tendenza ossessiva a rimuginare che annoda l’energia a livello milza-pancreas, si toccherà sul meridiano dell’intestino crasso il punto che corrisponde alla milza, sopra il gomito, riattivando il flusso energetico, o si agirà sul meridiano della milza sulla gamba.
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