L’energia per il nostro organismo arriva dalle calorie, il cui calcolo prende come riferimento l’apporto energetico dello zucchero : 100 grammi ne sviluppano 392
La caloria in fisica è l’unita di misura che sprime la capacità di un alimento di produrre calore quando viene bruciato e di cui combustione alza di un grado Celsius la temepratura di un litro di acqua. Se si aprla di nutrizione, allora ca caloria indica il l’apporto energetico di un alimento : Normalmente si impega un multiplo della caloria : la kilocaloria, indicata con il simbolo kcal cioè mille calorie.
L’uso di questo termine nasce dalla similtudine del corpo umano con una macchina termica. L’origine di questa concezione risale alla metà del XIX secolo quando furono introdotte le prime locomotive a base di vapore. Il funzionamento era semplice : si bruciava il carbone che permetteva cosi all’acqua di bollire, in modo da produrre il vapore necessario per far muovere le locomotive.
Gli studiosi del’800 pensarono quindi di realizzare un parallelismo tra il corpo umano e lemacchine a vapore. Le proteine furono paragonate al ferro per la costruzione del mezzo, e il carbone alle calorie come combustibile per produrre calore.
Oggi comunque nonostante si continui a ragionare in termini calorici, è accertato che il nostro organismo non brucia niente, e che ricava l’energia necessaria al suo sostentamento attraverso complessi processi biochimici che si traducono in forze bioelettriche.
Per stabilire di quanta energia ha bisogno il nostro corpo è necessario considerare alcune variabili tra cui l’età, il sesso, lo stile di vita che viene condotto, perchè il nostro metabolismo è in grado di modificarsi e adattarsi alle varie esigenze. In generale si può dire che una persona a riposo, sana, di media corporatura consumi circa 100 calorie per ora.
Tradotto questo in alimenti da ingerire significa attribuira a ciascun cibo un punteggio, calcolato prendendo come riferimento l’apporto energetico dello zucchero, l’alimento naturale che più facilmente l’organismo riesce ad assimilare. Cento grammi di zucchero sviluppano 392 calorie. Tutti gli altri alimenti devono essere quindi rapportati ad esso per il calcolo delle calorie.
Nella gestione di una dieta , sia dimagrante che ingrassante, la prima cosa da individuare è il bilancio energetico, ovvero la differenza tra le entrate rappresentate dall’introduzione di cibi e le uscite rappresentate dal dispendio energetico dovuto per esempio all’attività fisica. Quando le entrate superano le uscite, il bilancio sarà positivi e questo significa che il soggetto mangia più del necessario con il rischio di andare nel lungo perido incontro a patologie come l’obesità.
Per calcolare il proprio consumo calorico e il numero delle calorie effettivamente assunte è necessario pesarsi ogni giorno e calcolare le calorie di quello che si mangia: se il peso rimane costante quello è il nostro fabbisogno quotidiano, stabilito questo, si può impostare un piano alimentare.
Il calcolo delle calorie avviene partendo dalla percentuale degli ingredienti (nutrienti) che compongono un determinato alimento. Ad esempio un grammo di carboidrati o uno di proteine assicurano all’organismo 4 kcal. I grassi invece assicurano all’organismo 9 kcal per ogni grammo ingerito. L’alcol contenuto nel vino e nelle bevande alcolice apporta 7 kcal per ogni grammo.
Per capire quante calorie sono presenti nel nostro mangiare quotidiano immaginiamo un piatto di spaghetti di circa 100 grammi. In questo etto di pasta glutinata ci sono circa 10,8 grammi di acqua , 23,8 grammi di proteine, 0,6 grammi di lipidi e 63 grammi di carboidrati. Inoltre ci sono alcuni milligrammi di ferro , calcio e vitamine, per un quantitativo calorico di 363 calorie.
Il conteggio delle calorie non è però l’unico elemento da considerare per costruire una dieta ecquilibrata. Contano anche le varietà degli alimenti, la percentuale relativa tra cibi crudi e cotti , ma anche tra freschi e conservati.