Quante volte ci è capitato di esclamare “sto morendo di fame!”, ma quante di queste volte possiamo affermare di aver provato veramente fame? Gli stimoli della fame o della sazietà, infatti, sono meccanismi neurofisiologici a volte complicati da capire e soprattutto nelle società occidentali spesso si ha fame senza davvero aver bisogno di essere sfamati. Il vero protagonista, infatti, di molte tavole occidentali è la fame nervosa, la quale indica che non è sempre l’avere lo stomaco vuoto la principale causa del senso di fame, ma ci possono essere mille altre motivazioni.
Un’altra causa, infatti, che può causare la fame anche senza avere lo stomaco vuoto è lo stresso. Avere troppi impegni o condurre una vita frenetica e spesso governata dalla fame causerebbe, infatti, aumenta lo stress e provoca delle scariche di dopamina, cosa che favorisce molto la nascita del senso di fame ansiosa nell’organismo.
Ma quali sono i cibi che più ingeriamo e più aumenta il nostro senso di fame? Ebbene si ci sono alcuni alimenti che pur essendo molto ricchi di sostanze nutritive non riescono comunque a saziare l’organismo. Come può accadere una cosa del genere? La principale causa è una particolare sostanza che quando viene poco prodotta può richiedere al corpo di assumere particolari alimenti al fine di ovviare alla mancanza di questo elemento che si chiama serotonina, che è anche il principale responsabile della comparsa del senso di sazietà. La serotonina, infatti, per essere prodotta ha bisogno di carboidrati e alimenti ricchi di zuccheri: dunque le persone che hanno bassi livelli di serotonina nel corpo è normale che abbia istintivamente attacchi di fame e voglia di assumere tanta pasta e dolci per poter produrre la sostanza necessaria a saziare la propria voglia. Dunque pasta e dolci sono gli elementi perfetti e ideali per combattere la fame, ma peccato che sia una controindicazione che pochi riescono a sopportare: l’ingrassamento.
E’ perciò impossibile eliminare del tutto zuccheri e dolci dalla propria dieta pena la crescita esponenziale del senso di fame, ma, purtroppo l’assunzione di queste due sostanze presentano “effetti collaterali” che possono anche impedirci di rimanere in linea. Il principale di questi effetti è il rallentamento del metabolismo: in particolare chi assume molti carboidrati e molti zuccheri tende ad effettuare poca attività fisica e l’assimilazione delle sostanze che poi fanno ingrassare è molto più veloce.
Stanchezza e svogliatezza sono, dunque, le conseguenze palpabili che si avvertono in un regime di assunzione di carboidrati e zuccheri molto alto. Altro effetto è la dipendenza: già anche se i carboidrati saziano il senso di fame producono alcune sostanze, le endorfine, che risvegliano nell’organismo piacevoli sensazioni di benessere che possono diventare una vera e propria droga per il nostro corpo, causando una seria dipendenza. Il desiderio verso sostanze ricche di carboidrati, ma anche di zuccheri, diventa quasi irrefrenabile e incontrollabile, ma si traduce, a lungo andare, in una grande sofferenza psicologica con sensazioni di ansia e insonnia.
E quest’ultimo problema provoca un altrogrande problemache può ulteriore compromettere la nostra linea: il problema dell’abbuffata notturna. Già perché la troppa assunzione di questi alimenti può causare una soddisfazione, per così dire, pericolosa fino a provocare seri problemi, oltre che con la forma fisica,anche con l’alimentazione. Dunque anche se assumere carboidrati provoca sazietà grazie alle endorfine la dipendenza fa si che si cerchi sempre più l’assunzione di queste sostanze. Assumerne in giusta misura è la soluzione ideale.
Anche lo zucchero è uno dei principali protagonisti della vita di ognuno di noi. Memoria, lucidità e buon funzionamento delle cellule cerebrali sono alcune delle principali caratteristiche positive che gli zuccheri apportano all’organismo umano.
Anche lo zucchero, tuttavia, può causare forte dipendenza e bramosi attacchi e voglie di ingerire grossi quantità di dolci di tutti i generi e tipi. Anche l’assenza di zuccheri, tuttavia, può causare problemi all’organismo come l’ipoglicemia che si traduce in un tasso molto basso di glucosio nel sangue. Oltre alle malattie patologiche, però, il bisogno di zucchero può causato da problemi a livello emotivo o affettivo: carenze in queste importanti sfere della vita, infatti, possono causare un bisogno impellenti di consumare zuccheri. Solitudine, stress,depressioni possono, infatti, trovare sfogo e sollievo nell’assunzione di zuccheri.
Come poter rimediare a questo forte bisogno? Si può, ad esempio, effettuare esercizi di respirazione, yoga, ma soprattutto cercare di risolvere i propri problemi emotivi frequentando persone o amici, creandosi interessi e sostituire la voglia sfrenata di zucchero con il contatto umano e sociale.
Sia per evitare la dipendenza da zuccheri che da carboidrati la soluzione a livello alimentare può essere rappresentata dal cambio delle proprie abitudini a tavola. Il primo consiglio potrebbe essere quello di consumare più verdura e cibi più ricchi di proteine (ma stai sempre attento ai grassi altri importanti nemici/amici per il nostro organismo). Potresti anche sostituire i dolci o i carboidrati con alcuni alimenti che ti danno lo stesso benessere “mentale”.
Per fare qualche esempio per soddisfare il fabbisogno di zuccheri si possono mangiare dolci, barbabietole e carote, oppure si può sostituire lo zucchero normale (usato per addolcire caffè o altre bevande) con quello di canna che è sicuramente più salutare, o, sempre in alternativa, con il fruttosio. E’ sempre bene, tuttavia, cercare di stare attenti a non eccedere o esagerare con l’assunzione di questi alimenti.
Si dovrebbe, inoltre, stare molto attenti alle quantità che si assumono giornalmente per ogni sostanza (zuccheri, carboidrati, proteine, …) e cercare di trovare un giusto bilanciamento a tutto per ottenere una forma fisica desiderata, ma anche per avere un organismo che possa rimanere in perfetta salute. Ultimo consiglio è quello di fare sempre molta attività fisica.
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